pietre

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Pietre di Fuoco - noir napoletano di Giacomo Ricci - Neftasia editore 2011

mercoledì 8 giugno 2011

Te si miso 'sta giacchettella a' mungelluzzo?

di Giacomo Ricci


Me l'ero sempre chiesto che volesse significare. Espressione antica, usata da mia nonna e, poi, da mia madre. Quando vedevano qualcuno con una giacchetta risicata, striminzita, con le maniche troppo corte, i fianchi troppo stretti, che saliva al di sopra della vita, se ne uscivano con l'espressione "Te si misa chesta giacchettella a' mungelluzzo?". Come tante espressioni popolar-dialettali di uso consueto, finiamo per farne uso per una vita senza porci tante domande. Poi capita, un giorno, di chiedersi da dove mai sarà sbucata fuori quell'espressione? E' la curiosità di sapere l'aneddoto, il fatto che nasconde. 


Giovanni Mongelluzzo

Sfogliando il libro di Sebastiano di Massa Storia della canzone napoletana ho trovato questa foto di Giovanni Mongelluzzo, attore di avanspettacolo e varietà ed ecco spiegata l'espressione. Giovanni usava giacchette risicate e un po' logore, per suscitare il riso. Così come fa, nell'altra foto, Peppino Villani. 


Peppino Villani

Un'abitudine che si è poi trasmessa fino ai tempi nostri. Penso a Nino Taranto, Vittorio Marsiglia e tanti altri.

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