con
Rodolfo Napoli
Rossana Di Poce
Mario Scippa
Salotto Letterario Antichità Mario Scippa
via Vannella Gaetani, 20
giovedì, 9 giugno 2011
di Mario Scippa
PIETRE DI FUOCO o parole di fuoco quando raccontano di fatti che sembrano essere conosciuti da tutti, ma rivelati da pochi. Come quelli della baronia universitaria che gestisce le cattedre e quindi la trasmissione del sapere.
Parole che diventano di fuoco quando illuminano quei vicoli dei quartieri, dove la luce fa fatica ad arrivare fino al selciato, luoghi dove non si è mai voluto affrontare seriamente una politica di trasformazione urbana che mirasse ad una vera riqualificazione, anche con interventi radicali sul territorio, con coraggio e determinazione, con l'obbiettivo ultimo quello del miglioramento della qualità della vita di quei posti; diventano di fuoco quando disegnano il ritratto del femminiello, deriso e cercato da tutti, e che nell'immaginario delle persone cosiddette “perbene” incarna il male.
Parole che diventano di fuoco quando illuminano quei vicoli dei quartieri, dove la luce fa fatica ad arrivare fino al selciato, luoghi dove non si è mai voluto affrontare seriamente una politica di trasformazione urbana che mirasse ad una vera riqualificazione, anche con interventi radicali sul territorio, con coraggio e determinazione, con l'obbiettivo ultimo quello del miglioramento della qualità della vita di quei posti; diventano di fuoco quando disegnano il ritratto del femminiello, deriso e cercato da tutti, e che nell'immaginario delle persone cosiddette “perbene” incarna il male.
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