Il cadavere di un uomo, nudo e senza testa, viene trovato nella cappella Sansevero. Lo scopre Don Arturo, il custode che ha la solita visita guidata di turiste straniere di mezz'età.
La voce che nella Cappella del principe Raimondo di Sangro sia avvenuto un orrendo delitto si diffonde rapidamente per la città di Napoli.
Sferragliare di catene, carri invisibili che attraversano i sotterranei degli antichi palazzi, ombre che svaniscono, fuochi evanescenti, tutto fa credere che lontani spettri e sepolte paure siano nuovamente tornati alla luce.
Il finale è sorprendente e in aspettato, ma anche razionale, frutto del calcolo di chi, nascosto nell'ombra, tenta di trarre la sua convenienza economica basandosi sulle antiche paure popolari.
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